La storia

 


 

La P et M nasce ad Amboise nel periodo immediatamente successivo alla conclusione della Grande Guerra, quale prosecuzione di un’attività produttiva e commerciale iniziata nel 1895 dai signori Pezon, Serpette, Bourrellier e l’Heritier (l’azienda originaria produceva in proprio canne da luccio e da carpa, nonché canne da pesca “al tocco”, e distribuiva canne da mosca come le inglesi Milward).Le prime canne da mosca in bamboo refendù realizzate per la P. et M sono costruite da due imprese artigiane acquisite tra il 1924 e il 1930 e trasferite direttamente ad Amboise,la H. Garreau di Digione e la F. Robillard di Macon.

Le canne prodotte in questo periodo ricalcano abbastanza fedelmente i tradizionali modelli inglesi, allora piuttosto diffusi. Erano disponibili i seguenti modelli : Darling 9' in due pezzi, Midship 9'-9'6''-10'-11' in tre pezzi, Teddy 9'-9'6''-10'-11' in tre pezzi, Willy 11' in tre pezzi, Week-end 9' in tre pezzi. In questo periodo le canne vengono realizzate completamente a mano in bamboo non temprato, e si possono riscontrare delle differenze anche fra canne dello stesso modello. Le prime canne in refendù prodotte autonomamente da P et M sono delle Luxor da lancio: anche queste in bamboo non temprato, si rivelano decisamente morbide e lente, ancora ben lontane dai criteri costruttivi che si sarebbero voluti applicare per delle “canne moderne”…

Tra il 1935 e il 1937 viene messo in funzione un forno elettrico che consente la regolazione della temperatura per la tempra del bamboo: è il primo passo verso la creazione di una struttura che nei decenni a venire produrrà delle canne uniche per attenzione costruttiva e qualità dei materiali, e successivamente a tale innovazione tecnologica inizia la produzione delle nuove “Luxor Luxe” da lancio e delle prime Parabolic.

Nello stesso periodo si verifica un altro avvenimento fondamentale per la P et M: l’arrivo di Charles Ritz.

Charles-Cesar Ritz, nato in Francia da genitori svizzeri nel 1891, scopre la pesca relativamente tardi, a 21 anni; nel 1917 si trasferisce negli Stati Uniti, dove rimarrà fino al 1928. Il suo primo lavoro sarà presso “l’azienda di famiglia”, l’Hotel Ritz-Carlton di New York… e nel tempo libero coltiverà la sua passione per il restauro prima, e la costruzione poi di canne da mosca. In questo periodo conosce Jim Paine, e con lui inizia un confronto in materia di di tapers (termine inglese che designa il profilo di conicità della canna, cosa che ne caratterizza l’azione). Dal soggiorno americano Ritz ricaverà una notevole formazione tecnica, accompagnata ad una grande maturazione di quella che sarà la sua “cultura della pesca”.

Una volta rientrato in Francia,  fra le altre sue attività connesse al mondo della pesca a mosca figura la collaborazione stabile alla storica rivista “Bord de l’eau”, fondata nel 1935 da Tony Burnand e Roger Pujo. Sarà proprio Pujo, nel 1937, a consigliare Ritz di visitare i laboratori della P et M. Un mese dopo la visita, ne diventa consigliere tecnico, e lascerà la sua impronta indelebile sulla produzione dei decenni successivi.

Inizialmente in coppia con il maestro della fabbricazione Edouard Plantet (che a sua volta aveva imparato da Garreau, titolare del laboratorio sopra citato quale primo fornitore ed in seguito collaboratore di P et M), Ritz inizia a dedicarsi attentamente allo studio ed alla progettazione dei profili. Poco dopo si aggiunge alla coppia Pierre Creusevaut, consulente tecnico e collaudatore di pregio (è stato campione del mondo di lancio con canna da mosca, in tutte le categorie). La collaborazione di questi tre personaggi In breve porta alla creazione della prima meraviglia, l'azione Parabolic che immediatamente sorpassa (e distanzia di un bel po’…) le ormai “vecchie” e pesanti canne ad azione inglese,  e non solo: le Parabolic verranno preferite anche a canne di costruzione americana, dall’azione più “moderna”.

Il primo prototipo di canna Parabolic è una 8' ad azione “normale” (successivamente vedremo il significato di questo termine)  in due pezzi, e rappresenta “l’inizio ufficiale” dell’attività di costruttori di canne da mosca in bamboo refendu di P et M.

Per la realizzazione di questo primo capolavoro è stato necessario l’apposito allestimento di macchinari molto sofisticati di grande precisione, con lo scopo principale di poter fornire un gran numero di prototipi di fattura eccellente per i collaudi: i prototipi vengono studiati e realizzati con caratteristiche leggermente differenti, quindi passano ai collaudatori e spesso vengono anche “date in prova” ad amici e conoscenti dello staff di P et M, validi pescatori e lanciatori, che provvederanno a fornire l’adeguato riscontro ai costruttori.

 

 

Una delle macchine piallatrici precisa al centesimo di millimetro
 

 

Una delle macchine di incollatura automatica : effettua l'incollatura senza nessuna deformazione
 

 

Operaio addetto alla costruzione delle ghiere
 

 

Schema della trasformazione da pianta a canna da pesca
 
Una volta identificato profilo, lunghezza e potenza ottimale si entra nella fase della costruzione “in serie”. Tale prassi, seppur dispendiosa, verrà mantenuta negli anni a seguire: sarà uno degli elementi che contribuiranno a mantenere gli elevatissimi standard qualitativi per i quali P et M diventerà nota nel mondo.

E' il 1938: da questo momento è in vendita la serie Parabolic che si arricchirà anno dopo anno di molti altri modelli e, contemporaneamente, scompare dal catalogo la precedente produzione artigianale Garreau – Robillard. E’ un passaggio quasi epocale: la produzione “industriale”, seppur in quantitativi limitati, si sostituisce all’artigianato e tale trasformazione porta ad una maggior disponibilità sul mercato di questi articoli raffinati ed efficienti. Le canne della serie “Parabolic”  iniziarono cosi anche ad arrivare nelle mani di pescatori già famosi in quell'epoca e mai dimenticati fino ad oggi. Per esempio…

 

Frank Sawyer raccomanda per la pesca con la ninfa, di cui è stato un maestro, la Parabolic Sawyer Nymph 8'10'' # 5/6 che Ritz ha messo a punto proprio per lui.

Maurice Simonet riceve da Ritz una 10' espressamente fatta su misura per lui; non verrà mai commercializzata.

Leonce de Boisset adotta appena disponibili le canne della serie Parabolic, e ne rimane immediatamente entusiasta (dal suo libro Il temolo, pesce sportivo: Per la pesca a mosca mi ero sempre servito di canne inglesi, ma la recente introduzione sul mercato della Parabolic della Pezon et Michel è stata una vera rivelazione…); continuerà ad utilizzarle per lungo tempo.

Tre sono le serie Parabolic di base, e si distinguono esclusivamente per la scelta del materiale al fine di determinare tre diversi livelli di qualità. In ogni serie si possono riscontrare tre tipi di azione, caratterizzati da sostanziali differenze costruttive: l’azione normale, piuttosto dolce e delicata, con canna costruita in due pezzi uguali; l’azione competition, sempre in due pezzi uguali ma caratterizzata da una maggior potenza; l’azione moyenne, un compromesso fra delicatezza e potenza costruita in tre pezzi uguali.

La PARABOLIC SUPREME : bamboo scelto di prima qualità, disponibile con azioni normale, competition e moyenne. Fornite con uno o due cimini, hanno legature di colore verde con rinforzo e doppio bordino di finitura più bandierina francese poco sopra l' anellino fermamosca, ghiere brunite, il primo e l’ultimo anello realizzati in cromo duro mentre quelli intermedi sono del tipo “a serpentina” bruniti, impugnatura a doppio tulipano, portamulinello a vite in alluminio anodizzato nero tipo PPP più pomolo e lancetta, fodero in stoffa tipo gabardine con stemma della casa.

 

La PARABOLIC SPECIALE : materiale selezionato, disponibile con azioni normale, competition e moyenne. Fornite con uno o due cimini, hanno legature di colore rosso bordeaux con rinforzo e doppio bordino di finitura più bandierina francese poco sopra l' anellino fermamosca, ghiere brunite, il primo e l’ultimo anello sono realizzati in cromo duro mentre quelli intermedi sono del tipo “a serpentina” bruniti, impugnatura a tulipano, portamulinello in alluminio a vite colore naturale, fodero gabardine con stemma della casa.

La PARABOLIC PRIMA: era la serie più economica, comunque realizzata, al pari delle precedenti, con bamboo di ottima qualità.  disponibile con azioni normale, competition e moyenne. Fornite con un cimino, hanno legature di colore verde, senza bandierina, ghiere brunite, il primo e l’ultimo anello sono realizzati in cromo duro mentre quelli intermedi sono del tipo “a serpentina” bruniti, impugnatura a tulipano, portamulinello in alluminio a vite anodizzato colore bronzo, fodero gabardine con stemma della casa.

 

Ecco di seguito l'elenco della serie PARABOLIC; alcune di queste canne sono disponibili ancora oggi.

 

PARABOLIC SUPREME: dal 1939 al 1984. Ad azione normale 7' # 3/4 - 8' # 4/5 - 8'6'' #5/6 - 9' # 6/7  riferimento 230; ad azione competition 7' - 8' - 8'6'' - 9' referenza 232; ad azione moyenne 8'6'' - 9' - 9'6'' riferimento 234.

Della stessa qualità Supreme:

PARABOLIC RITZ  dal 1953 e prodotta ancora oggi. 8'2'' in due pezzi differenziati, con uno o due cimini, riferimento 244

PARABOLIC SKISH dal 1953 al 1978. 8' - 8'2'' in due pezzi differenziati con uno o due cimini, riferimento 240-242.

PARABOLIC SKISH PRECISION 9'3''.

PARABOLIC SPECIALE dal 1939 al 1984. Ad azione normale 7'2'' # 3/4 - 8' # 4/5 - 8'6'' # 5/6 - 9' # 6/7 riferimento 220-221; ad azione competition 7' - 7'2'' - 8' - 8'6'' - 9' riferimento 222-223; ad azione  moyenne 8'6'' - 9' - 9'6'' riferimento 224-225.

 

Della stessa qualità speciale:

PARABOLIC SAWYER DRY FLY dal 1963 al 1966. 8'1'' in tre pezzi, riferimento 247, portamulinello a vite anodizzato colore bronzo.

PARABOLIC SAWYER NIMPH dal 1957 al 1977. 8'10'' # 5/6  in tre pezzi, riferimento 245-246, portamulinello come sopra,

PARABOLIC SAWYER STILL WATER dal 1958 al 1984. 9'6'' # 5/6 in due e tre pezzi, riferimento 241, portamulinello come sopra.

PARABOLIC SAWYER GREASED LINE dal 1958 al 1967. 10''4'' in tre pezzi, riferimento 248-249 portamulinello come sopra.

PARABOLIC T.O.S. dal 1967 al 1984. 8'5'' #5/6 in due pezzi differenziati, riferimento 229, portamulinello come sopra. Dedicata alla famosa associazione francese per la salvaguardia dei salmonidi ''Truite, Obmre, Saumon'', ha legature colore verde con doppio bordino colore rosso, portamulinello come sopra, un cimino, bandierina, fodero gabardine con stemma della casa.

PARABOLIC PRIMA dal 1939 al 1977. Ad azione normale 7'2'' #3/4 - 8' #4/5 - 8'6'' #5/6 - 9' #6/7 - 9'6'' #7 riferimento 210-211; ad azione competition 8' - 8'6'' - 9' riferimento 212-213 moyenne 8'6'' - 9' - 9'6'' riferimento 214.

 

Della stessa qualità Prima:

PARABOLIC STERLING dal 1969 al1975. Ad azione normale 7'2'' - 8' - 8'6'' - 9'-9'6" in due pezzi uguali,  riferimento 217, legature colore nero con filo oro sovrapposto, manca bandierina e anellino fermamosca, portamulinello in alluminio colore naturale, un cimino, ad azione competition 8' - 8'6'' - 9' riferimento 219.

PARABOLIC ROYALE di più recente concezione, dal 1975 e prodotta ancora oggi. da 6'10'' # 5 - 7'4'' # 5 - 7'9'' # 5 - 8'3'' # 5 - 8'8'' # 7 - 9' # 7 - 9'3'' # 9; riferimento 222-224-225, fornita con un cimino, in due pezzi differenziati, legature colore nocciola con bordino giallo, bandierina poco sopra l'anellino fermamosca, portamulinello in alluminio anodizzato colore nero tipo PPP oppure a vite colore bronzo.

Altre canne della serie PARABOLIC:

 

AGATE 7'6'' in due pezzi;
CRITERIUM dal 1953 al 1960. 8'5'', in due pezzi, da gara per distanza e precisione (non adatta al principiante); costruita appositamente per quelle gare che non prevedevano il cambio della canna tra la prova di distanza e quella di precisione.

DISTANCE 100 da 7'1'' - 7'7'' in due pezzi e ancora DISTANCE 130 e 170.

DRY FLY 9'6'' - 9'7'' in tre pezzi, un cimino.

MIXTE (mosca e lancio) dal 1939 al 1961.  8' in due pezzi, riferimento 240.

PRIVILEGE del 1930. 8' #3/4 - 8'5'' #4/5 in due pezzi con due cimini. Questo modello ha la particolarità di avere l' innesto a spigot in fibra di carbonio.

WET-DRY del 1953. 8'1'' in tre pezzi, un cimino.

FLY dal 1958 al 1972. 8'6'' #6/7 - 9' #6/7 in due pezzi, riferimento 200 e 9' #6/7 anche in tre pezzi, riferimento 201,

FLIXOR dal 1939 al 1970. 9' #6/7 in due pezzi, uno o due cimini, 202-203

IMPERIAL dal 1938 al 1967. 8'6'' in tre pezzi, riferimento 204-205,

RITZ LOIRE dal 1970. 7'2'' #4/5 in due pezzi, un cimino.

TIP FLY dal 1960 al 1970. 8'6'' in due pezzi, un cimino, riferimento 206-207,

TOURANGELLE dal 1977 al 1979. 8' - 8'5'' in due pezzi, un cimino, riferimento 205,

 

Ma Ritz  ed i suoi compagni non si accontentarono, e così l’entusiasta ed appassionato Charles proseguì con impegno i suoi studi ed approfondì le progettazioni per ottenere ancora di più.

Nel 1949 vide la luce una nuova serie ancora più sofisticata della Parabolic, la serie RITZ SUPERPARABOLIC PPP (puissance pendulaire progressive, ovvero potenza pendolare progressiva: tale sigla mette perfettamente a fuoco l’obbiettivo di tutti gli studi svolti…). Questa serie, divenuta famosa in tutto il mondo, rappresenta l’apice della produzione del “magico”  trio Plantet – Ritz – Creusevaut. Tale serie si distingue dalla Parabolic per la ricerca dell’abbinamento ottimale fra lunghezza e  potenza. Il bilanciamento particolare dato dai due pezzi differenziati (ottenuto spostando la ghiera più verso l’impugnatura)  mette a disposizione maggior rapidità pur senza penalizzare l'efficienza nei lanci alla corta distanza.

Nelle mani di un buon lanciatore raggiungono distanze più che rispettabili, ma sanno esprimere una grande delicatezza anche in pochi metri.  Sono costruite con il meglio del già sceltissimo materiale  e con finiture di lusso. in due pezzi differenziati tranne i modelli Baby Zephir, Joachim Du Bellay (ora Vermont Speciale), Sully Nimphe e Zephir che risultano in tre pezzi (il terzo pezzo in alcuni modelli è rappresentato dal manico staccabile, che in pratica ne fa una canna a due pezzi differenziati “alla rovescia”, con il calcio più lungo del cimino).

Le più vecchie (dei primi anni) hanno legature colore rosso bordeaux con rinforzo e bordino di finitura verde, subito dopo verde con bordino rosso, anelli primo e ultimo in cromo duro, intermedi a serpentina bruniti, ghiere brunite, impugnatura tipo Ritz con portamulinello in alluminio anodizzato nero o bronzo (sui modelli più corti anche ad anello scorrevole o a vite color bronzo più leggero), bandierina francese poco sopra l' anellino fermamosca. Non compare il numero di matricola, bensì il numero di serie (progressivo, differenziato per modello). Sono tutte fornite di due cimini, fodero rosso e tubo in alluminio colore verde poi in pvc verde o grigio, ricoperto da un fodero in stoffa colore beige con stemma della casa.

 

Serie  RITZ  SUPERPARABOLIC  PPP

 

FEATHERWEIGHT dal 1963, ancora in produzione. 6'3'' # 5 tipo G. Clark in due pezzi, riferimento 261,

MIRAGE dal 1979 al 1993. 6'6'' # 4/5 tipo  Riccardi in due pezzi, riferimento 269. Costruita per il mercato americano,

MARVEL dal 1959 al 1960. 7' # 5 tipo Hans in due pezzi, riferimento 262,

WADING dal 1949 al 1960. 7'1'' tipo McLane in due pezzi, riferimento 260,

SUPER MARVEL 7'2" #5 tipo Hans in due pezzi, riferimento 262 dal 1961, ancora in produzione.

POULLETTIER dal 1990, ancora in produzione. 7'1'' # 4/5 tipo Sawada in due pezzi, riferimento 280,

BRETONVILLIER dal 1973, ancora in produzione. 7'6'' # 5 tipo Dubos in due pezzi, riferimento 279,

SPEEDCAST I del 1977.  7'7''1/2 # 5 tipo Riccardi, in due pezzi, riferimento 265,

COLORADO dal1965, ancora in produzione. 7'7'' # 5 tipo Pate, in due pezzi, riferimento 263,

BABY ZEPHIR dal 1954 al 1962 7'9'' #4/5 tipo Vergnes in tre pezzi, riferimento 276,

JOACHIM du BELLAY (ora VERMONT SPECIAL) dal 1990, ancora in produzione. 7'9'' #5 in tre pezzi, riferimento 210,

SPEEDCAST  II del 1977.  7'11''1/2 # 5 tipo Riccardi, in due pezzi, riferimento 267,

ST. LOUIS 8'1” #4/5 tipo Dubos, in due pezzi, riferimento 276, dal 1969, ancora in produzione,

TRAUN dal 1959 al 1984. 8'2'' # 6/7 tipo Hans, in due pezzi, riferimento 268,

POWERPLUS dal 1954 al 1993. 8'3'' # 6/7 tipo Creusevaut, in due pezzi, riferimento 270,

MASTER dal 1954 al 1993. 8'3'' # 5/6 tipo Lambiotte, in 2 pezzi, riferimento 264,

FARIO CLUB dal 1959 al 1993. 8'5" # 5/6 tipo Ritz, in 2 pezzi, riferimento 266,

ZEPHIR dal 1954 al 1962. 8'4' # 5 tipo Burnand, in 3 pezzi riferimento 277,

SUPERPOWER dal 1961 al 1970. 8'4''1/2 # 6/7 tipo Howard Marshall, in 2 pezzi, riferimento 272,

SULLY dal 1974 al 1976. 8'4'' # 5 tipo Dubos, in 2 pezzi, riferimento 277,

SULLY NIMPHE  dal 1974 al 1976. 8'2''-10' # 5 tipo Dubos, in 3 pezzi, riferimento 278,

LONG CAST dal 1961 al 1977. 8'7'' #6/7 tipo Batault, in 2 pezzi, riferimento 274,

CHALKSTREAM dal 1954 al 1960. 8'8'' # 6 tipo De Boisset, in 2 pezzi, riferimento 275,

MIDGET del 1997 6' #4 modello costruito per il mercato giapponese, in 2 pezzi. 

FEATHERLIGHT del 1997 6'6'' # 4/5 costruita per il mercato giapponese, in 2 pezzi,

FARIO SPORT del 1997. 7'2'' # 3/4 tipo Ritz, in 2 pezzi,

LONGLIFT costruita per il mercato giapponese,

 

Queste canne sono state dedicate a nomi importanti della pesca, e di questi personaggi portano il nome. Tanto per citarne alcuni…

 

Hans Gebetstroither, famoso guardiapesca austriaco della Traun a cui Pezon et Michel dedica Marvel,  Supermarvel e Traun.

Eduard Vernes, che a suo tempo concesse a Ritz quale “campo di prova” il suo tratto privato della Risle, un fiume molto pescoso. E' presidente del Casting Club Francese, e Pezon et Michel gli dedica la Baby Zephir.

Leonce de Boisset, che non ha bisogno di presentazioni: raffinato pescatore di temoli, ci ha lasciato testi importanti ed a lui Pezon et Michel dedica la Chalkstream.

Auguste Lambiotte, uno dei migliori pescatori non professionisti francesi, a cui Pezon et Michel dedica la Master. Questa canna, a detta di Ritz, è il miglior risultato ottenuto in fatto di  combinazione lunghezza/peso/potenza con le caratteristiche del materiale.

Tony Burnand, fondatore della famosa rivista "Au Bord de l'Eau", a cui Pezon et Michel dedica la Zephir.

Pierre Creusevaut, di cui abbiamo già parlato: a lui Pezon et Michel dedica la Power Plus.

Claude Batault, diplomatico francese e compagno di pesca di RITZ, cui Pezon et Michel dedica la Long Cast.

Al McLane, a cui Pezon et Michel dedica la Wading.

Mario Riccardi, che collaborò attivamente con Pezon et Michel con la quale realizzò la Speedcast I e II e la Mirage.

Jean Michel Dubos, anche lui collaborò con Pezon et Michel per realizzare le Bretonvillier, St Louis, Sully, Sully Nimphe.

 

 

Parte del laboratorio di montaggio
 
 
Laboratorio di piallatura e spezzettatura
 
 
 

Essicazione della vernice ai raggi infrarossi

Tabella di corrispondenza canna/coda
I sei listelli formano un perfetto esagono
 
 
 

      Alcune curiosità       

Pezon et Michel ha fornito il bamboo (brut e grezzi incollati) ad altri costruttori celebri all'epoca dell'embargo della Cina.

Le canne Orvis dalla fine anni 60 fino al ‘70 furono costruite utilizzando bamboo della Pezon et Michel; lo stesso vale per Hardy.

Farlow ha realizzato, partendo da grezzi Pezon et Michel una Fario Club, Sawyer Nimph, Sawyer Stillwater, Ritz, Supreme, Long Cast.

Le canne montate in USA da Sid Neff sono realizzate con grezzi Pezon et Michel e vendute nel negozio Barry Beck.

Un modello da salmone 9'9" 3x1 è stato realizzato su ordinazione per Abercombie e Fitch (USA) negli anni 70.

De Deken Teo, costruttori francesi di bamboo (dal 1930 l’azienda cambierà nome e diventerà A la Carpe D' Or) distributore Pezon et Michel.

 

Flobert (Francia) distributore P et M negli anni trenta.

Franklin Rod Co. USA ha prodotto negli anni 80 una canna da mosca utilizzando elementi Pezon et Michel.

GMS produttore di mulinelli francese, distributore canne da mosca P et M dal 1939 al 1946.

Genkins USA ha costruito qualche centinaio di canne copiando molti profili famosi, tra qui alcuni Superparabolic Pezon et Michel.

Jim Paine dopo aver avuto contatti con Ritz per discutere di costruzione ed azioni, inizia a costruire le sue Parabolic di profilo identico alle Ritz Superparabolic PPP Featherweight e Colorado.

Parrot, casa parigina che produceva canne in bamboo refendu, ha distribuito le Pezon et Michel.

Wyers, costruttore anche lui, ha distribuito Pezon et Michel.

Denis Bailey, produttore americano, ha realizzato delle copie della Fario Club; anche diversi artigiani e costruttori inglesi hanno replicato fedelmente  questa canna, cosa che probabilmente ha un seguito anche ai nostri giorni.

 

Non sono stati presi in considerazione quei modelli cosiddetti ibridi, cioè canne con un pezzo in bamboo ed uno in fibra di vetro o di carbonio, in quanto poco interessanti per i “puristi” ed appassionati di storia del bamboo refendu. Non sono state nemmeno menzionate le canne Parabolic Saumon da salmone, perchè quasi mai arrivate in Italia (cosa più che naturale, visto il nostro patrimonio ittico; sono comunque del canne splendide, tutt’oggi utilizzate da qualche appassionato ove tale pesca sia realizzabile.

 

Oggi la Pezon et Michel, che nel frattempo è stata spostata a st. Brieuc in Bretagna, produce le Parabolic e le Superparabolic, nonché altri articoli ed accessori da pesca. Si possono trovare nuove e usate a Parigi,  presso il negozio "La maison de la mouche", 1 boulevard Henry IV, 75004 Paris, oppure si possono vedere e/o acquistare via internet  www.francoishue.com

 

Ecco l' indirizzo della Pezon et Michel: S. A. Hue,  127 rue Jules Ferry, 22000 St. Brieuc.- Tel. 296010294   fax 0296010292

 

 

Engineering :     Paolo Potocco

Ricerche :          Sandro Potocco

Redazione:        Stefano Cassoni

 

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